Molte volte si hanno più di una passione e spesso si deve rinunciare ad una per poter dare spazio all’altra.
C’è chi però riesce in modo creativo a farle convivere, un esempio di tutto ciò è Patrizia Ercole.
Lei ha studiato fotografia ed è sempre stata legata ed appassionata a quest’arte ma ha anche la passione per il teatro quindi cosa ha fatto?
Scrive monologhi teatrali narrando di grandi fotografi!
Ecco il segreto!
Chi è Patrizia Ercole?
Una brillante donna che vive tra Genova e Rapallo. Diplomatasi nel 1986 alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Come attrice e regista, ha dedicato trent’anni della sua vita ai grandi autori teatrali.
Oggi insegna alle nuove generazioni la meraviglia di giocare con le parole per costruire emozionanti storie.
Nel suo passato, come già detto, troviamo traccia di un grande amore per la fotografia, a lungo studiata in tutti i suoi aspetti.
Amore per la fotografia che noi del Circolo fotografico “Dietro a un Vetro” coltiviamo da sempre e certamente non ci lasciamo sfuggire delle opportunità che ci arricchiscono e ci completano mettendole a disposizione non solo per noi ma per tutti.
Il 30 novembre scorso, Patrizia ci ha offerto in anteprima il suo ultimo lavoro, un monologo teatrale dal titolo “Lisetta Carmi Fotografa: la mia seconda vita”.
Il lavoro dedicato alla nota fotografa genovese, scomparsa lo scorso anno, ha tra l’altro vinto il 1° premio nella sezione teatro, al 18° Premio Letterario Napoli Classic Cultural.
Patrizia Ercole e il pubblico intervenuto presso la sede dei Volontari del Soccorso Rapallo 30 novembre 2023Lisetta Carmi è stata una fotografa italiana famosa per i suoi reportage di impegno sociale realizzati negli anni sessanta e settanta, come i camalli di Genova e i travestiti di Via del Campo. Nel suo monologo Patrizia ha raccontato la seconda vita di Lisetta, come lei stessa la definì dopo aver preso la decisione di abbandonare l’attività concertistica per iniziare, appunto, nel 1960 il suo avvicinamento alla fotografia che utilizzerà per 18 anni come strumento per la ricerca di verità.
Nel monologo Patrizia Ercole interpreta e immagina Lisetta Carmi trovarsi a Cisternino in Puglia, sessantenne, che, rivolgendosi ad un immaginario intervistatore, ripercorre quella sua singolare seconda vita.
Un’ora o poco più, intensa, piacevole e coinvolgente che tra parole, musica e fotografie ti fa scoprire una parte dell’universo di questo grande personaggio che è stato Lisetta Carmi.
Chapeau Patrizia! Complimenti e brava!
Vogliamo ricordare che Patrizia Ercole ci ha già deliziato lo scorso luglio con l’altro suo monologo teatrale dedicato a Vivian Maier (dal titolo Vivian Maier: ignota a me stessa).
Anche in quella circostanza Patrizia è stata bravissima nel farci “strada nell’anima del personaggio” coadiuvata come sempre da fotografie e musica scelte ad hoc nonché dalle sue magnetiche parole e dalla sua inesauribile energia.
Dal monologo scritto a 4 mani con Silvestra Sbarbaro né è nato un libro tradotto anche in lingua inglese.
Chissà che anche per Lisetta Carmi la “nostra” Patrizia non tirerà fuori dal suo cilindro magico un bel libro noi lo aspettiamo, così come aspettiamo di ospitare il suo prossimo lavoro!
Grazie Patrizia, Ad maiora!